è con grande gioia che, in questo giovedì Santo, accolgo la nomina di Sua Eccellenza mons Luigi Conti, Arcivescovo di Fermo, a servire la Chiesa locale come presidente diocesano dell’Azione Cattolica, ringraziandolo per le Sue parole e per la Sua benedizione. Dall’Eucaristia che è fonte della nostra vita, ognuno di noi trovi slancio per essere missionario nello stile a cui più volte ci ha richiamato Papa Francesco.
Il mio pensiero va a tutte le associazioni parrocchiali che vivono nel vasto territorio della nostra Arcidiocesi (che arriva fino a Monaco!). A tutti gli associati, dal più giovane al più anziano, chiedo di pregare perché la nostra Associazione possa sempre accompagnare ciascuno di noi nel cammino di fede, rinnovando anche oggi quella tradizione di santità che ben ritroviamo nelle figure di Maria Gioia e Paola Renata Carboni, e perché quanti condividono con me responsabilità associative, a tutti i livelli, possano concretizzare l’augurio del nostro amato Pastore di “contribuire ad una sempre più viva comunione e di porre in essere una proficua collaborazione in spirito di autentico servizio alla Chiesa fermana”.
A Associazioni, Gruppi, Movimenti con cui condividiamo il cammino nella Chiesa rinnovo la stima mia personale e di tutta l’associazione: lo Spirito Santo, Spirito di comunione, ci aiuti reciprocamente a cogliere il bene e il positivo di ogni esperienza, così da arricchire la Chiesa di molti carismi.
In molti eravamo riuniti attorno al nostro Vescovo ieri sera per la Santa Messa Crismale. La peculiarità della nostra Associazione è quella di collaborare in modo stretto con la gerarchia per realizzare il fine apostolico della Chiesa: ogni socio di AC ami e sostenga i sacerdoti della sua parrocchia.
In questo impegno non sarò solo, ma avrò la collaborazione di un nuovo consiglio diocesano con membri che hanno rinnovato l’incarico e persone nuove che si sono messe a servizio dell’AC diocesana. Il Signore accompagni e sostenga tutti noi e ci doni il Suo Spirito, guidando e illuminando sempre le scelte che insieme faremo.
Ringrazio sentitamente Mauro Trapè che mi ha preceduto in questo servizio e quanti hanno fatto parte del Consiglio diocesano nel precedente triennio, nella certezza che non ci faranno mancare il loro aiuto e la loro preziosa esperienza. Un grazie particolare, anche a tutti coloro che, con telefonate e messaggi, mi hanno testimoniato un’amicizia fraterna al di sopra di ogni attesa. A tutti chiedo preghiera, collaborazione, suggerimenti e soprattutto misericordia.
L’Azione Cattolica possa essere sempre una casa aperta per tutti, testimone viva di amore, pronta ad accogliere le sfide che vengono dalle nuove povertà: “La fede significa anche credere in Lui, credere che veramente ci ama, che è vivo, che è capace di intervenire misteriosamente, che non ci abbandona, che trae il bene dal male con la sua potenza e con la sua infinita creatività. Significa credere che Egli avanza vittorioso nella storia insieme con «quelli che stanno con lui … i chiamati, gli eletti, i fedeli» (Ap 17,14). Crediamo al Vangelo che dice che il Regno di Dio è già presente nel mondo, e si sta sviluppando qui e là, in diversi modi: come il piccolo seme che può arrivare a trasformarsi in una grande pianta (cfr Mt 13,31-32), come una manciata di lievito, che fermenta una grande massa (cfr Mt 13,33) e come il buon seme che cresce in mezzo alla zizzania (cfr Mt 13,24-30), e ci può sempre sorprendere in modo gradito. È presente, viene di nuovo, combatte per fiorire nuovamente. La risurrezione di Cristo produce in ogni luogo germi di questo mondo nuovo; e anche se vengono tagliati, ritornano a spuntare, perché la risurrezione del Signore ha già penetrato la trama nascosta di questa storia, perché Gesù non è risuscitato invano. Non rimaniamo al margine di questo cammino della speranza viva!” (Evangelii gaudium, n. 278)
In attesa d’incontrarvi nelle vostre realtà, un abbraccio fraterno e un caro augurio per la Santa Pasqua.
Luca Girotti