II ANNO – GENERARE
Generare significa «apprendere la virtù dell’incontro» (Vittorio Bachelet), accogliere l’invito a primerear (prendere l’iniziativa), ad uscire fuori da sé per farsi prossimi, vivificati dalla Parola e dall’Eucaristia che continuamente rigenerano e rinnovano nell’amore. Per generare occorrerà allora anzitutto farsi
«generatori di senso» (EG, 73) per gli uomini di questo tempo, accompagnarne i passaggi essenziali dell’esistenza curandone la vita spirituale. Generare è fare propria l’idea che la vita spirituale non esiste se disincarnata o “monocorde”, non esiste se affrancata da un gioioso impulso missionario, non esiste se è alienante rispetto alle esigenze dei fratelli. Vogliamo coltivare una vita spirituale che sia invece in grado di animare la passione verso l’impegno per il mondo, di generare relazioni nuove, di preferire gli orizzonti inclusivi ai confini limitanti. Generare è insomma fare proprio l’atteggiamento materno di chi non si limita a dare inizio alla vita ma compie il proprio mandato iniziando alla vita, ‘donando alla vita’: è
dare avvio ad un processo di continua estroversione che spinge a superare la logica di Marta in Lc 10,40, a pensarci sempre in relazione alzando lo sguardo verso quanti condividono con noi l’attenzione alla promozione umana e al bene comune.