I nostri cuori gioiscono e fanno festa!

Gli auguri della Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana a papa Francesco I

I nostri cuori gioiscono e fanno festa. La Chiesa di Cristo ha un nuovo Pietro. A papa Francesco I tutta l’Azione Cattolica Italiana assicura fin da questi primi istanti di pontificato l’ascolto e la preghiera più intensa, stringendolo in un commosso e amorevole abbraccio con l’affetto e la gratitudine dei figli.

In papa Francesco I vediamo rinnovarsi il dono che Dio fa alla sua Chiesa di un Pastore innamorato del Vangelo e pronto a rispondere, con la stessa fede e amore, al mandato che Gesù affidò a Pietro dopo la Risurrezione: «Mi ami tu? Pasci le mie pecore».

A papa Francesco I auguriamo di essere un coraggioso testimone dell’amore di Dio, e di lasciarsi condurre da Lui per guidare il suo popolo sulle strade della verità e della speranza.

Saremo con papa Francesco I nel proporre al mondo contemporaneo il volto di una Chiesa evangelizzatrice e missionaria. Una comunità di discepoli fedele alla sua storia e alla sua missione e proprio per questo ancor di più capace di rinnovamento nel solco delle linee dettate dal Concilio Vaticano II, i cui frutti più maturi sono ancora da venire.

Saremo con papa Francesco I nel costruire una Chiesa liberata dai «fardelli e dai privilegi materiali e politici» – secondo l’espressione di Benedetto XVI -, dedicata al mondo intero, chiamata al mistero dell’adorazione di Dio e al servizio del prossimo, in grado di dimostrare nelle sue opere che annunciano la salvezza il volto nitido dell’umiltà e della povertà di Cristo.

Saremo con papa Francesco I nello scrivere pagine nuove di comunione con i fratelli e di dialogo con quanti vivono “oltre la soglia” delle nostre parrocchie e case. Consapevoli che alla sempre necessaria conversione dei cuori c’è bisogno si accompagni anche una riforma dei comportamenti e delle manifestazioni esteriori.

Saremo con papa Francesco I nel realizzare la più ampia sinodalità. Tutti nel battesimo abbiamo ricevuto una fondamentale consacrazione sacerdotale, che comprende una chiamata alla santità, la grazia e il compito di essere mediatori fra Dio e gli uomini. Non destinatari ma soggetti della missione della Chiesa.

Roma, 13 marzo 2013

CONflitto – CONvivenza

Due incontri per dialogare con i giovani sulla fatica della pace

Franco Vaccari

Il secondo appuntamento di scena a Grottazzolina, l’8 marzo, alle 21.15

È arrivato il momento della seconda tappa del percorso che l’equipe giovani di Azione Cattolica della diocesi di Fermo ha organizzato sul tema del conflitto. Venerdì 8 marzo, alle ore 21.15, presso il teatro Novelli di Grottazzolina, tutti i giovani della diocesi sono infatti invitati a dialogare con Franco Vaccari su “L’alfabeto quotidiano dei conflitti”.

A fare da ideale e concreto filo rosso tra l’incontro di circa un mese fa a Porto San Giorgio e quello che avverrà a Grottazzolina sarà l’esperienza di Rondine, Cittadella della Pace, di cui Vaccari è Presidente: dopo aver ospitato alcuni dei ragazzi del borgo aretino e uno dei suoi formatori, grazie ai quali si è potuta conoscere la realtà di Rondine, al suo Presidente verrà chiesto invece di condurre per mano i giovani dentro al labirinto dei tanti conflitti che costellano la loro quotidianità, attraverso la parola e la testimonianza che aiuta a crescere. Non un monologo, ma un dialogo; non una conferenza, ma un confronto; non la retorica della pace, ma la consapevolezza della fatica dei conflitti: con questo spirito Vaccari si metterà a disposizione dei giovani e di quel bagaglio così ricco e stimolante che sono lo loro storie, chiamate ad un’altalena difficile da gestire tra la gioia e la forza di una stagione speciale della vita, quella che stanno attraversando, e le fatiche e gli interrogativi di un tempo complicato, quello che stiamo vivendo.

Franco Vaccari è psicologo e insegnante di psicologia presso il Liceo Socio-psico-pedagogico “Colonna” di Arezzo, dove è Direttore del Laboratorio di Psicologia, centro di ricerca e di azioni innovative in campo psicopedagogico. Insegna psicologia anche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e svolge corsi di formazione per docenti, educatori e volontari. Fondatore e presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace.

Sono
estremamente orgoglioso di ospitare a Grottazzolina l’incontro di venerdì
– sono le parole di Mariano Ambrogi, sindaco di Grottazzolina –, organizzato dall’Azione Cattolica della diocesi di Fermo, con la quale da anni abbiamo stretto un rapporto di collaborazione nell’approfondimento di alcuni temi sociali. Viviamo in una epoca di cambiamenti, nella quale l’esigenza di rinnovamento, dettata dalla grave crisi economica e dallo smarrimento dei valori, ha accentuato l’insicurezza verso il futuro ed il sospetto verso gli altri. La  fase  transitoria che oggi viviamo ha bisogno di una nuova consapevolezza basata sul superamento delle diversità, del conflitto generazionale e della diffidenza verso ciò che non si conosce. La necessità di incoraggiare e sostenere questo percorso è un passaggio imprescindibile per creare una nuova società con solide basi fondate su valori condivisi. Penso che la presenza  di  Franco Vaccari possa portare un insegnamento di grande valore ai giovani: la testimonianza diretta della vita quotidiana per superare insieme i pregiudizi, grande limite della società moderna. Per questo plaudo all’Azione Cattolica Diocesana di Fermo per aver saputo ancora una volta cogliere ed affrontare un aspetto essenziale del malessere giovanile e sociale”.

Il Presidente diocesano dell’Azione Cattolica Mauro Trapè, nell’evidenziare l’importanza di questo ciclo di due incontri, ne indica già i primi frutti e le forme concrete di prosecuzione: “Vogliamo concretizzare questi incontri sul conflitto e farli diventare esperienze di vita. Abbiamo pensato di proporre ai nostri giovani e adulti, come ideale seguito di questi due momenti in compagnia di Rondine, un progetto stabile che aiuti ad incontrare i detenuti del carcere di Fermo. Cercheremo di vincere il conflitto del pregiudizio. Siamo stati spronati dalla Direttrice del carcere di Fermo ad impegnarci in prima persona, invito fatto al convegno sulla pace e proseguito in altri appuntamenti. Siamo certi che l’Azione Cattolica sappia cogliere questa proposta come un’opportunità di crescita formativa, spirituale e soprattutto umana”.

Equipe giovani
Azione Cattolica
Diocesi di Fermo

 

Pellegrina​ggio Anno della Fede – Roma

pellegrinaggio_2013

Pellegrina​ggio Anno della Fede - Roma, 18-19 maggio 2013
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Immensa gratitudine a papa Benedetto

Immensa gratitudine a papa Benedetto.

Lo abbiamo amato e continueremo ad amarlo, lo abbiamo seguito e seguiremo con altrettanta forza e passione il suo successore. Lo apprezziamo per l’amore che mostra per la Chiesa e per il coraggio della sua decisione.

Anche lo scorso Natale, lo abbiamo salutato con i ragazzi dell’Acr (e ancora venerdì 8 febbraio, il nostro assistente lo ha incontrato per la visita ad limina, e papa Benedetto gli ha ripetuto il saluto dell’Acr: «uno, due, tre, quattro, cinque, sei ciao!»). Il suo abbraccio è stato come sempre caloroso e paterno verso tutta l’Azione Cattolica, che ha voluto anche in quell’occasione ringraziare per la fiaccolata dello scorso 11 ottobre, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II.

Sorpresi e commossi non ci sentiamo né smarriti, né preoccupati, perché siamo certi che papa Benedetto ci saprà condurre anche in questi ultimi giorni di responsabilità con la sua tenacia, laboriosità, umiltà e intelligenza che lo hanno sempre caratterizzato. Tutta l’Azione Cattolica si raccoglie in una preghiera di ringraziamento e di invocazione a Dio per la sua Chiesa.

Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
Mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana

CONflitto … CONvivenza

Due incontri per dialogare con i giovani sulla fatica della pace

 Nel tempo malato di sfiducia in cui abitiamo, il conflitto rischia di diventare la cifra che accompagna il cammino lungo il quale i giovani divengono adulti: un conflitto che non ha necessariamente il volto eclatante della violenza, ma che rischia di animare sempre più diffusamente – e apparentemente in silenzio – le dinamiche di vite lacerate dentro di sé, nell’incertezza del futuro e alla ricerca, tra le proprie tante identità, di quella autentica, e in trincea fuori di sé, alla scoperta sospettosa degli altri (compagni di banco e vicini di casa, genitori e professori, concittadini e stranieri) e nella gestione difficile delle paure con cui li si guarda.

             Per questo l’Azione Cattolicadella diocesi di Fermo, ed in particolare l’equipe giovani, ha pensato di dedicare al tema del conflitto due momenti di riflessione (venerdì 1 febbraio e venerdì 8 marzo), destinati ai giovani dell’intera Diocesi, aperti a tutti quanti vorranno partecipare. A guidarli sarà l’esperienza di Rondine, Cittadella della Pace, una realtà dove giovani provenienti da vari luoghi di guerra del mondo, identificati dalla storia come “nemici”, o che comunque hanno culture e tradizioni diverse, studiano e convivono, per diventare i leader di domani. Tutto alimenta in loro sospetto, diffidenza, rancore, vendetta, odio. A Rondine si spogliano di alcune certezze, guardano negli occhi e toccano il loro nemico, ci vivono, non per il tempo di un’emozione, ma per il tempo di una formazione accademica. E cominciano a cambiare.

 Con questo spirito, grazie alle loro storie e testimonianze, si cercherà di guardare nel cuore pulsante delle nostre vite per capire quanto il conflitto non sia distante da ognuno di noi (rischio latente nell’esperienza di tutte le persone), ma possa essere messo a distanza (tendendo la mano a quel nemico che sono gli altri, ma che possiamo essere persino noi per noi stessi). Queste le parole con cui Mauro Trapè, presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Fermo, presenta l’iniziativa:

“Per l’AC è una grande opportunità: si tratta di dare delle risposte concrete e competenti ad uno dei temi più caldi della nostra società, il conflitto. Per sua natura, l’AC mette insieme le generazioni e cerca di formare quelle nuove attraverso il confronto e l’esperienza degli adulti; nei nostri gruppi vivono insieme, aiutandosi, ragazzi, giovani e adulti. Questi due incontri ci aiuteranno a capire e a saper gestire i “conflitti” e da essi si potranno trarre indicazioni preziose anche relativamente ai conflitti che nascono nello stare vicino tra le diverse età. Un momento di crescita per l’associazione e non solo: speriamo infatti di avere tra noi molti giovani, non solo associativi, che vorranno mettersi in gioco su un tema così importante”.

             Il primo appuntamento è previsto per venerdì 1 febbraio, dalle ore 21.15, presso il teatro di Porto San Giorgio: la serata è pensata come un incontro vero e proprio con i ragazzi di Rondine. Saranno infatti presenti Alessandro Garuglieri, giovane psicologo e formatore di Rondine, e alcuni dei ragazzi che attualmente vivono nello studentato della Cittadella della Pace. Insieme a loro, in un intreccio di testimonianze e attività, si proverà a far incontrare i grandi conflitti del mondo con quelli locali e personali.

 Credo che mai come in questo momento abbiamo bisogno di dialogo e confronto, di costruire relazioni autentiche basate sul rispetto e sulla consapevolezza della comune appartenenza al genere umano”. Così Francesco Gramegna Tota, vice sindaco di Porto San Giorgio e assessore alle politiche sociali e giovanili, che da subito ha accolto con entusiasmo e disponibilità questo progetto. “Sono molto legato all’Azione cattolica perché è al suo interno che sono cresciuto e sono contento che continui ad offrirmi momenti preziosi di riflessione, come quello che si terrà nel nostro teatro comunale, a pochi giorni di distanza dalla creazione della Consulta giovanile, che pone tra i suoi obiettivi fondamentali proprio l’ascolto e il dialogo costruttivo. Sono certo che da quest’incontro e dalla testimonianza di chi quotidianamente cerca di costruire la pace, i nostri giovani  trarranno  spunti importanti per la loro vita,  da mettere in atto subito, iniziando proprio nelle vie e nelle piazze della nostra città”.

 Equipe giovani
Azione Cattolica Diocesi di Fermo