Prot. n. 28/2013 Roma, 22 febbraio 2013 Alle Presidenze diocesane La Presidenza nazionale
Ai Consiglieri nazionali
Loro sedi
Carissimi,
in questo “tempo favorevole” del nostro cammino, in cui siamo chiamati a fare memoria del Concilio Vaticano II e a professare insieme con Pietro la nostra fede, desideriamo esprimere con voi la gratitudine al Signore per quanto ci darà la gioia di vivere nei prossimi mesi.
Infatti, in questo anno, che il Santo Padre ha indetto come l’Anno della Fede, vogliamo vivere con rinnovata conversione l’incontro con il Signore Gesù e riscoprire il dono della fede per essere sempre più testimoni credibili e gioiosi del Risorto nel mondo di oggi, capaci di comunicare la fede a quanti incontriamo sul nostro cammino.
Desideriamo così vivere con tutti voi alcune occasioni di incontro che il Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione ha pensato e organizzato per aiutare i fedeli di tutto il mondo a professare davanti alla tomba di Pietro il Credo. Si tratta di proposte che vogliono sollecitare la nostra responsabilità davanti all’invito di Benedetto XVI a vivere in pienezza quest’Anno come speciale “tempo di grazia” nel quale è possibile “spalancare” il nostro sguardo su Cristo Gesù “autore e perfezionatore” della nostra fede.
In particolare, desideriamo che tutta l’Azione cattolica sia presente in Piazza San Pietro a Roma il 18 e 19 maggio 2013 per sperimentare, condividere e consolidare, insieme ai movimenti, le altre associazioni e le aggregazioni laicali, l’unità e il dono della comunione tra le diverse realtà che compongono la grande famiglia della Chiesa.
È un momento prezioso e unico in cui desideriamo tutti insieme e personalmente dire: “Io credo, aumenta in noi la fede”. È questo il titolo dell’evento, che esprime il desiderio di impegnarsi perché questo tempo possa essere un’occasione privilegiata per condividere quello che noi cristiani abbiamo di più caro, il Signore della vita, e nello stesso tempo per affidarci a Lui perché rinnovi con il suo amore la nostra fede.
Sarà, inoltre, un momento bello e speciale perché avremo la gioia di incontrare per la prima volta tutti insieme il successore di Pietro, colui che guiderà e accompagnerà la Chiesa nei prossimi anni.
Pertanto, non possiamo proprio mancare a questo appuntamento che ci vedrà tutti insieme esprimere la nostra gratitudine al Signore, che non fa mai mancare il suo sostegno e il suo amore alla sua Chiesa.
Vi invitiamo quindi a fissare questo appuntamento come una delle opportunità nel cammino delle vostre Chiese locali per vivere in pienezza questo Anno della Fede e ad organizzarvi numerosi perché il 18 e il 19 maggio sia anche per tutta l’Azione cattolica un’occasione per incontrarsi e fare festa.
Vi chiediamo, allora, di comunicare entro il 2 aprile 2013 la partecipazione della vostra diocesi a questo evento alla Sig.ra Gabriella Padoan, all’indirizzo mail iscrizioni@azionecattolica.it, compilando in tutte le sue parti la scheda che vi alleghiamo insieme al programma di massima.
La partecipazione prevede inoltre il contributo di 5 euro a persona per finanziare l’evento in Piazza e per il kit del pellegrino, mentre l’organizzazione, i costi per i pasti ed eventuale alloggio saranno a carico di ogni gruppo diocesano.
Siamo certi che anche in questa occasione l’Azione cattolica sarà presente numerosa e potrà testimoniare la gioia e la bellezza del nostro essere cristiani, nella certezza che la nostra fede ha bisogno ogni giorno di essere ripensata e vissuta con sempre maggiore convinzione, entusiasmo e coraggio, perché a quanti incrociano il nostro cammino non manchi mai una parola di speranza e uno sguardo d’amore.
Un saluto in Cristo, dono del Padre all’umanità.
Autore: Azione Cattolica Italiana Piattaforme: Windows 98, Windows 2000, Windows XP, Windows Vista, Windows 7 Categoria: 2012-2013 "Date voi stessi da mangiare" Licenza: Freeware Data: 14 marzo 2013
Autore: acfermo
Immensa gratitudine a papa Benedetto
Immensa gratitudine a papa Benedetto.
Lo abbiamo amato e continueremo ad amarlo, lo abbiamo seguito e seguiremo con altrettanta forza e passione il suo successore. Lo apprezziamo per l’amore che mostra per la Chiesa e per il coraggio della sua decisione.
Anche lo scorso Natale, lo abbiamo salutato con i ragazzi dell’Acr (e ancora venerdì 8 febbraio, il nostro assistente lo ha incontrato per la visita ad limina, e papa Benedetto gli ha ripetuto il saluto dell’Acr: «uno, due, tre, quattro, cinque, sei ciao!»). Il suo abbraccio è stato come sempre caloroso e paterno verso tutta l’Azione Cattolica, che ha voluto anche in quell’occasione ringraziare per la fiaccolata dello scorso 11 ottobre, in occasione del cinquantesimo del Concilio Vaticano II.
Sorpresi e commossi non ci sentiamo né smarriti, né preoccupati, perché siamo certi che papa Benedetto ci saprà condurre anche in questi ultimi giorni di responsabilità con la sua tenacia, laboriosità, umiltà e intelligenza che lo hanno sempre caratterizzato. Tutta l’Azione Cattolica si raccoglie in una preghiera di ringraziamento e di invocazione a Dio per la sua Chiesa.
Franco Miano, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana
Mons. Domenico Sigalini, Assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana
CONflitto … CONvivenza
Due incontri per dialogare con i giovani sulla fatica della pace
Nel tempo malato di sfiducia in cui abitiamo, il conflitto rischia di diventare la cifra che accompagna il cammino lungo il quale i giovani divengono adulti: un conflitto che non ha necessariamente il volto eclatante della violenza, ma che rischia di animare sempre più diffusamente – e apparentemente in silenzio – le dinamiche di vite lacerate dentro di sé, nell’incertezza del futuro e alla ricerca, tra le proprie tante identità, di quella autentica, e in trincea fuori di sé, alla scoperta sospettosa degli altri (compagni di banco e vicini di casa, genitori e professori, concittadini e stranieri) e nella gestione difficile delle paure con cui li si guarda.
Per questo l’Azione Cattolicadella diocesi di Fermo, ed in particolare l’equipe giovani, ha pensato di dedicare al tema del conflitto due momenti di riflessione (venerdì 1 febbraio e venerdì 8 marzo), destinati ai giovani dell’intera Diocesi, aperti a tutti quanti vorranno partecipare. A guidarli sarà l’esperienza di Rondine, Cittadella della Pace, una realtà dove giovani provenienti da vari luoghi di guerra del mondo, identificati dalla storia come “nemici”, o che comunque hanno culture e tradizioni diverse, studiano e convivono, per diventare i leader di domani. Tutto alimenta in loro sospetto, diffidenza, rancore, vendetta, odio. A Rondine si spogliano di alcune certezze, guardano negli occhi e toccano il loro nemico, ci vivono, non per il tempo di un’emozione, ma per il tempo di una formazione accademica. E cominciano a cambiare.
Con questo spirito, grazie alle loro storie e testimonianze, si cercherà di guardare nel cuore pulsante delle nostre vite per capire quanto il conflitto non sia distante da ognuno di noi (rischio latente nell’esperienza di tutte le persone), ma possa essere messo a distanza (tendendo la mano a quel nemico che sono gli altri, ma che possiamo essere persino noi per noi stessi). Queste le parole con cui Mauro Trapè, presidente diocesano dell’Azione Cattolica di Fermo, presenta l’iniziativa:
“Per l’AC è una grande opportunità: si tratta di dare delle risposte concrete e competenti ad uno dei temi più caldi della nostra società, il conflitto. Per sua natura, l’AC mette insieme le generazioni e cerca di formare quelle nuove attraverso il confronto e l’esperienza degli adulti; nei nostri gruppi vivono insieme, aiutandosi, ragazzi, giovani e adulti. Questi due incontri ci aiuteranno a capire e a saper gestire i “conflitti” e da essi si potranno trarre indicazioni preziose anche relativamente ai conflitti che nascono nello stare vicino tra le diverse età. Un momento di crescita per l’associazione e non solo: speriamo infatti di avere tra noi molti giovani, non solo associativi, che vorranno mettersi in gioco su un tema così importante”.
Il primo appuntamento è previsto per venerdì 1 febbraio, dalle ore 21.15, presso il teatro di Porto San Giorgio: la serata è pensata come un incontro vero e proprio con i ragazzi di Rondine. Saranno infatti presenti Alessandro Garuglieri, giovane psicologo e formatore di Rondine, e alcuni dei ragazzi che attualmente vivono nello studentato della Cittadella della Pace. Insieme a loro, in un intreccio di testimonianze e attività, si proverà a far incontrare i grandi conflitti del mondo con quelli locali e personali.
“Credo che mai come in questo momento abbiamo bisogno di dialogo e confronto, di costruire relazioni autentiche basate sul rispetto e sulla consapevolezza della comune appartenenza al genere umano”. Così Francesco Gramegna Tota, vice sindaco di Porto San Giorgio e assessore alle politiche sociali e giovanili, che da subito ha accolto con entusiasmo e disponibilità questo progetto. “Sono molto legato all’Azione cattolica perché è al suo interno che sono cresciuto e sono contento che continui ad offrirmi momenti preziosi di riflessione, come quello che si terrà nel nostro teatro comunale, a pochi giorni di distanza dalla creazione della Consulta giovanile, che pone tra i suoi obiettivi fondamentali proprio l’ascolto e il dialogo costruttivo. Sono certo che da quest’incontro e dalla testimonianza di chi quotidianamente cerca di costruire la pace, i nostri giovani trarranno spunti importanti per la loro vita, da mettere in atto subito, iniziando proprio nelle vie e nelle piazze della nostra città”.
Equipe giovani
Azione Cattolica Diocesi di Fermo
Convegno della Pastorale sociale e del lavoro
COMUNICATO STAMPA N. 27
“IN PACE CON SE’ E IN PACE CON IL MONDO”
Domenica 27 gennaio a Grottazzolina
convegno promosso dall’Azione Cattolica Diocesana sulla pace
“La pace concerne l’integrità della persona umana ed implica il coinvolgimento di tutto l’uomo. È pace con Dio, nel vivere secondo la sua volontà. È pace interiore con se stessi, e pace esteriore con il prossimo e con tutto il Creato”. E’ ispirato a questo passaggio del tradizionale messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 1° gennaio scorso, il convegno organizzato per il quinto anno consecutivo dal Settore Giovani ed il Settore Adulti dell’Azione Cattolica Diocesana di Fermo per concludere le iniziative del mese tradizionalmente dedicato dall’Associazione alla Pace. L’incontro, dal titolo “Beati gli operatori di Pace – in pace con sé, in pace con il mondo”, si terrà domenica 27 gennaio 2013 a partire dalle ore 9.30 al Teatro “E. Novelli” di Grottazzolina, con il patrocinio del Comune.
Ad affrontare il tema ed a dare un contributo di idee alle riflessioni sono stati invitati: la dott.ssa Silvia Landra, psichiatra e direttrice della Casa della Carità di Milano e la dott.ssa Eleonora Consoli, direttrice della Casa Circondariale di Fermo. “Riprendendo le parole del Papa – ha dichiarato Mauro Trapè, Presidente dell’Azione Cattolica Diocesana – i nostri tempi reclamano un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo. Ecco perché abbiamo ritenuto importante approfondire l’aspetto della Pace come dono per sé e per gli altri, in particolare come capacità di andare incontro e accogliere chi è in difficoltà e chi vuole reintegrarsi in società dignitosamente”.
Fermo, 21 gennaio 2013
Incontro di formazione per nuovi, e non solo, educatori
Ai responsabili parrocchiali di ACR
Agli Assistenti parrocchiali
Ai Presidenti parrocchiali di AC
Carissimi,
come già annunciato all’inizio dell’anno associativo quest’anno Il Consiglio diocesano di AC ha deciso di dare una attenzione particolare alla formazione dei nuovi educatori prevedendo per loro almeno due incontri diocesani.
Parlando di nuovi educatori avevamo incluso:
– Gli educatori che quest’anno hanno iniziato il cammino educativo,
– Le persone ( giovani e non) che intendono avvicinarsi gli anni prossimi al servizio educativo
– Chi, lo sta svolgendo anche da prima di questo anno e sente il bisogno di essere accompagnato
– Chiunque il Consiglio parrocchiale e i responsabili di ACR ritengono opportuno.
Come sapete non è stato possibile effettuare questi incontri prima di ora, in quanto è stato dato il tempo alle parrocchie di vedere le proprie esigenze al riguardo, specialmente capire se nei gruppi giovani (e giovanissimi), qualcuno può aver maturato il desiderio di avvicinarsi a questa esperienza.
I tempi dell’AC, come sapete , sono sempre pieni di fermenti….
E’ vero che anche questo tempo ci vede coinvolti nelle iniziative del mese della pace, ma, in considerazione che anche il tempo di Quaresima sta per arrivare, il mese di Febbraio è senz’altro il tempo possibile.
Per cui il primo incontro si terrà sabato 2 Febbraio 2013 , nella Parrocchia di San Domenico a Fermo, dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
Vi preghiamo di sollevare dagli incarichi parrocchiali le persone che avete pensato, offrendo loro
la possibilità di frequentare tutti e due gli incontri. (Il prossimo incontro è previsto per sabato 23 Febbraio).
Certi che vogliate accogliere questo nostro invito auguriamo che la pace del Signore accompagni e benedica le vostre persone ed ogni vostro impegno.
L’equipe ACR e l’Assistente
Convegno della pace 2013
L’impegno per l’Iniziazione cristiana
Prot. n. 12/13
Roma, 17 gennaio 2013
Alle Presidenze diocesane
Alle Associazioni parrocchiali
e p.c. Ai Consiglieri nazionali
Loro Sedi
Carissimi,
dopo il Convegno nazionale, che ha visto impegnati educatori dei gruppi Acr, Giovanissimi e Giovani in una riflessione dal titolo “Collaboratori della vostra gioia. La passione di educare insieme”, vi scriviamo per condividere con voi le intuizioni e le prospettive emerse dai convegni regionali promossi dall’Ufficio Catechistico Nazionale, durante i quali gli educatori di Azione cattolica hanno potuto dare il loro contributo vero, significativo e competente.
In viaggio – Crescere da genitori per far crescere i figli
11 gennaio 2013
Può un adulto pieno di rabbia educare alla pace?
Dialogo con Maria Luisa Leombruni, psicoterapeuta
18 gennaio 2013
Genitori e figli, un legame fragile e prezioso
Spunti da condividere insieme
25 gennaio 2013
Per crescere un bambino ci vuole l’intero villaggio
Dialogo con Antonietta Brandani, psicologa
1 febbraio 2013
Anno della fede: credo la famiglia
Dialogo con Tania e Germano Salvatori, Resp. Ufficio diocesano di Pastorale per la Famiglia
Un regalo non convenzionale
Questo Natale arriva in un momento particolare della mia vita. Se è vero che ciò che viviamo porta a riflettere, ciò che matura in noi porta a delle scelte che prima non avremmo fatto. Poco più di un mese fa un incidente, poi risoltosi nel migliore dei modi, ha toccato mio marito. Il Signore ci ha preso per mano. Ci ha chiesto un affidamento totale, ma non ci ha mai abbandonato. Si è reso presente attraverso le persone che ci ha messo accanto, i miei genitori e amici che in quei momenti sono diventati preziosi. Apparteniamo ad un gruppo di famiglie di Azione Cattolica e mai come in quei giorni ne ho capito l’importanza e sentitone l’appartenenza. Ci hanno sostenuto con la preghiera facendoci sentire parte di qualcosa di più grande, accompagnandoci, certi che il Signore, che invocavamo con tutte le nostre forze, non ci avrebbe mai abbandonati. In questi giorni poi ci siamo tutti fermati attoniti davanti alla morte di una ragazza dell’età dei nostri figli. Che dire di fronte ad una sconfitta così grande, davanti ad un’adolescente che si toglie la vita. I nostri figli hanno cercato in noi conferme, rassicurazioni. L’hanno cercata negli insegnanti che sono stati loro vicini, parlandogli ed entrando nel loro vissuto facendoli sentire non solo alunni ma persone da ascoltare, confortare, sorreggere e rassicurare. Il mondo degli adulti si muove, si scuote e guarda a questi figli, anche se non propri come se lo fossero. Quello che abbiamo potuto dire loro è che non devono scoraggiarsi davanti alle difficoltà, ai dolori e soprattutto che possono e devono contare su di noi. Un genitore c’è sempre anche se a volte può non essere d’accordo con le loro scelte, non li abbandona mai. Li ama sempre. Possono e devono fidarsi e confidare in noi, sempre e comunque. Ma solo in noi? E’ questo che mi sono chiesta. Le nostre forze bastano? Ce la facciamo, anche noi, da soli a superare le delusioni e le prove che la vita riserva? Io no, io da sola non ci riesco. Ho bisogno di buttare nel Signore i miei infiniti limiti, i miei problemi. Questo è il regalo che in questo Natale voglio fare ai miei figli. Fargli capire che non sono mai soli, che noi non li lasceremo mai, che gli vogliamo bene e che il Signore non li abbandonerà mai. Abbiamo bisogno di segni e il mio per loro è l’appartenenza ad un cammino, l’appartenenza all’Azione Cattolica. Questo sarà il mio regalo di Natale. Un regalo strano forse, non un libro, un maglione, dei soldi, ma un segno. Il rinnovo della tessera di Azione Cattolica. Un segno con cui voglio rendergli presente la loro appartenenza ad una famiglia più grande che è la Chiesa e, ancora più vicina a loro, l’appartenenza all’Azione Cattolica. Se tutto intorno a noi ci spinge a tornare all’essenziale, per me l’essenziale è Lui e su Lui voglio scommettere. Luce ai miei passi è la tua parola o Signore e se dovessi lasciare una cosa sola ai miei figli è questo che chiederei per loro: la Fede. E’ questo che chiederei per me e per mio marito.
Elena
parrocchia Santa Caterina di Fermo