Un regalo non convenzionale

Questo Natale arriva in un momento particolare della mia vita. Se è vero che ciò che viviamo porta a riflettere, ciò che matura in noi porta a delle scelte che prima non avremmo fatto. Poco più di un mese fa un incidente, poi risoltosi nel migliore dei modi, ha toccato mio marito. Il Signore ci ha preso per mano. Ci ha chiesto un affidamento totale, ma non ci ha mai abbandonato. Si è reso presente attraverso le persone che ci ha messo accanto, i miei genitori e amici che in quei momenti sono diventati preziosi. Apparteniamo ad un gruppo di famiglie di Azione Cattolica e mai come in quei giorni ne ho capito l’importanza e sentitone l’appartenenza. Ci hanno sostenuto con la preghiera facendoci sentire parte di qualcosa di più grande, accompagnandoci, certi che il Signore, che invocavamo con tutte le nostre forze, non ci avrebbe mai abbandonati. In questi giorni poi ci siamo tutti fermati attoniti davanti alla morte di una ragazza dell’età dei nostri figli. Che dire di fronte ad una sconfitta così grande, davanti ad un’adolescente che si toglie la vita. I nostri figli hanno cercato in noi conferme, rassicurazioni. L’hanno cercata negli insegnanti che sono stati loro vicini, parlandogli ed entrando nel loro vissuto facendoli sentire non solo alunni ma persone da ascoltare, confortare, sorreggere e rassicurare. Il mondo degli adulti si muove, si scuote e guarda a questi figli, anche se non propri come se lo fossero. Quello che abbiamo potuto dire loro è che non devono scoraggiarsi davanti alle difficoltà, ai dolori e soprattutto che possono e devono contare su di noi. Un genitore c’è sempre anche se a volte può non essere d’accordo con le loro scelte, non li abbandona mai. Li ama sempre. Possono e devono fidarsi e confidare in noi, sempre e comunque. Ma solo in noi? E’ questo che mi sono chiesta. Le nostre forze bastano? Ce la facciamo, anche noi, da soli a superare le delusioni e le prove che la vita riserva? Io no, io da sola non ci riesco. Ho bisogno di buttare nel Signore i miei infiniti limiti, i miei problemi. Questo è il regalo che in questo Natale voglio fare ai miei figli. Fargli capire che non sono mai soli, che noi non li lasceremo mai, che gli vogliamo bene e che il Signore non li abbandonerà mai. Abbiamo bisogno di segni e il mio per loro è l’appartenenza ad un cammino, l’appartenenza all’Azione Cattolica. Questo sarà il mio regalo di Natale. Un regalo strano forse, non un libro, un maglione, dei soldi, ma un segno. Il rinnovo della tessera di Azione Cattolica. Un segno con cui voglio rendergli presente la loro appartenenza ad una famiglia più grande che è la Chiesa e, ancora più vicina a loro, l’appartenenza all’Azione Cattolica. Se tutto intorno a noi ci spinge a tornare all’essenziale, per me l’essenziale è Lui e su Lui voglio scommettere. Luce ai miei passi è la tua parola o Signore e se dovessi lasciare una cosa sola ai miei figli è questo che chiederei per loro: la Fede. E’ questo che chiederei per me e per mio marito.

Elena
parrocchia Santa Caterina di Fermo

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